È importante sottoporre i bambini a una visita oculistica e ortottica preventiva prima dell’inizio della scuola, perché il non vedere correttamente può non solo rallentare l’apprendimento, ma provocare ansia e stress nel piccolo, complicando ulteriormente il suo rapporto con la scuola.
Sebbene oltre il 33% dei bambini dai 3 ai 13 anni soffra di problemi alla vista (nell’ordine i disturbi più diffusi sono astigmatismo, miopia, ipermetropia, strabismo), ben il 20% di chi ne avrebbe bisogno, non porta gli occhiali, non correggendo il difetto pur conoscendone l’esistenza.
Il perfetto sviluppo dello nostre abilità è fortemente influenzato dal corretto funzionamento del nostro sistema visivo.
Una postura scorretta, un’impugnatura inadeguata della penna e la strutturazione di un ambiente visivo non idoneo, provocano nel bambino il bisogno e l’uso di un’altissima quantità di risorse visive che, per essere sostenuta, necessita di un alto consumo energetico e questo conduce generalmente a una inefficienza visiva. Una postura corretta permette il passaggio armonico ed economico dalla condizione statica (visione per lontano) a quella dinamica (visione per vicino), consentendo al sistema visivo di mettere il bambino nella condizione più adeguata per poter apprendere al meglio delle sue possibilità.
Ecco alcuni consigli per prendersi cura della propria visione
Alzare lo sguardo
A intervalli regolari, sia i bambini, sia gli adulti, devono sollevare lo sguardo dal lavoro da vicino che stanno svolgendo e osservare un punto lontano mettendolo a fuoco per alcuni secondi. In questo modo si rilassa il sistema visivo e se ne mantiene la flessibilità.
Illuminazione corretta
L’illuminazione sul tavolo da lavoro dovrebbe essere tre volte maggiore rispetto all’illuminazione del resto della stanza. Non si dovrebbe leggere con una sola lampada in una stanza buia; è consigliabile mantenere sempre presente la percezione periferica della stanza ed evitare contrasti affaticanti.
Distanza fisiologica di lettura e scrittura
La distanza ottimale per leggere, scrivere, lavorare da vicino, corrisponde a quella che intercorre tra la prima nocca del dito medio e il gomito. Il nostro corpo è una unità indivisibile e deve agire in armonia con le varie componenti.
Impugnatura nella scrittura
Nella scrittura bisogna tenere la penna o la matita a 2 cm dalla punta, per poterla vedere e farla scorrere senza inclinare di lato la testa e il busto. Impugnarla con i polpastrelli di pollice, indice e medio compiendo i movimenti necessari solo con le dita. Per far scorrere la penna non servono braccio e spalla!
Tenere la schiena diritta
Petto in fuori, spalle indietro, bisogna sedersi correttamente utilizzando sedie e piano di lavoro proporzionati al proprio corpo così da facilitare il mantenimento di un equilibrio visivo-posturale. Usare un piano inclinato aiuta a mantenere una postura corretta.
Evitare le posizioni distese
Quando si legge o si guarda la televisione ci si deve sedere correttamente evitando posizioni sdraiate o piegati in avanti o di lato. È difficile mantenere distanza e visione equilibrata stando sdraiati su letto e divano.
Disagio visivo durante le attività da vicino
Talvolta una sola correzione non è la migliore per tutte le distanze. Adeguate lenti da vicino migliorano l’efficienza visiva e facilitano la resa durante lo studio, anche in individui che non necessitano di correzione per la vista da lontano.
Protezione da raggi UV sin da bambini
Una buona protezione degli occhi, che cominci sin dalla prima infanzia, è una maggior garanzia di benessere visivo per il futuro. La maggior parte dei bambini non porta occhiali da sole. È importante sottolineare che esiste un effetto cumulativo dell’assorbimento dei raggi UV negli occhi. È quindi fondamentale fornire al bambino una protezione il prima possibile. Con l’utilizzo di lenti fotocromatiche si bloccano al 100% i dannosi raggi UV e si aiuta a preservare la salute e il benessere degli occhi dei bambini.
Per la visione i 10/10 non sono tutto
La normale tabella usata per misurare l’acutezza visiva da lontano non è in grado di misurare la capacità di una persona di svolgere un lavoro da vicino come leggere, scrivere e lavorare per periodi prolungati. Si è visto che lo stress da vicino, anche in presenza di 10/10 da lontano, favorisce lo sviluppo di problemi visivi e accomodativi e può inoltre portare a sviluppare una pseudomiopia.
Una persona in condizioni di stress visivo:
• evita di svolgere a lungo un lavoro facendo il minimo indispensabile;
• è a disagio e può provare fatica fisica generale, fatica visiva, sonnolenza durante la lettura, ecc.;
• può eliminare la visione di un occhio, penalizzando l’efficienza e la capacità di comprensione;
• può sviluppare miopia.
È perciò importante adottare un comportamento che favorisca il corretto sviluppo delle abilità visive e sottoporre periodicamente i bambini a controlli della vista in modo da prevenire e monitorare eventuali problemi visivi.